Bundesliga
In attesa che il
Bayern scenda in campo fra poco meno di mezz'ora a Monaco contro il Mainz (penultimo), per strappare la pole position al
RB Lipsia , e tutto lascia presagire che ci riuscirà, ho gettato lo sguardo sulla
Bundesliga 2, scoprendo che l'
Holtein Kiel, sconfitta di misura in casa dall'
Osnabruck dopo 5 successi consecutivi, ha ceduto il primo posto della graduatoria all'
Amburgo, reduce da un rotondo successo col
Ratisbona.
Per contro il
St.Pauli, l'altra squadra di
Amburgo, forse più seguita ed amata anche da tifoserie fuori dai confini nazionali, con un solo pareggio all'attivo nelle ultime sette giornate, rimane al penultimo gradino della classifica con solo otto punti.
Non credo che per spiegare questo pesante distacco ci siano soltanto i valori della rosa che, secondo Transfermarkt sono di poco meno di
38 milioni per l'Amburgo e di
17,7 min. per il st. Pauli.
Tornando alla
Bundes 1 buon momento per il
Friburgo che ieri ha ottenuto la quarta vittoria consecutiva proprio contro l'
Hoffenheim, risalendo prepotentemente dalle posizioni critiche fino al nono posto della graduatoria.
Come previsto goleada del
Bayern che con 44 reti in 14 gare, si conferma come squadra più prolifica della prima serie tedesca.
Al
Lipsia il primato di squadra più ermetica con sole 9 reti subite. Con regolarità teutonica stasera tutte le squadre hanno disputato lo stesso numero di partite.
La Liga
era molto attesa a Madrid la gara dell
'Atletico, finita pochi minuti fa; a Gasteiz i biancorossi di Simeone devono aver faticato a portare a casa i tre punti contro l'
Alaves.
La rete al 90' di Suarez è stata la fine di un incubo per i madrileni, oggi in giallo, con i bianco-azzurri baschi che fino all'ultimo minuto, in 10 da circa mezz'ora, hanno cercato di rendersi pericolosi. Ora l'Atletico è di nuovo primo, con due lunghezze sul Real, ma le inquadrature finali della gara, con alcuni madrileni in mezzo al campo piegati in due dalla fatica, mi fa pensare che questo primato oggi sia stato davvero sofferto.
Alla fine del primo tempo il
Barcellona sta vincendo, in Aragona con l'
Huesca per 1-0.
I padroni di casa indossano una maglia "blaugrana": in campo blu, una grande croce granata nella parte anteriore; gli ospiti sfoggiano una divisa giallo canarino con quattro "inquietanti"strisce rosse oblique sul davanti che sembrano impronte lasciate da quattro dita insanguinate; va bene che sono i colori della catalogna, ma francamente le maglie secondarie di questa stagione dei catalani a me proprio non piacciono

.
Il risultato non è più cambiato, anche se i padroni di casa, nell'ultimo quarto d'ora hanno attaccato di più mostrando una discreta qualità di gioco, almeno fino all'area di rigore del Barca, dov'è mancata soprattutto la potenza dei tiratori.
Il club aragonese, al suo secondo anno non consecutivo in Liga, occupa l'ultimo posto in classifica ma non mi è sembrato tanto scarso per meritarselo.
A proposito di
Aragona, regione nord orientale della Spagna che confina a nord con la Francia, non si può dimenticare la città di
Zaragoza come la chiamano da queste parti e nemmeno la sua squadra,
Real Zaragoza che ora milita nei bassifondi della seconda divisione, dopo aver ottenuto risultati prestigiosi in patria e anche in Europa.
Questa squadra che in base a dati statistici sarebbe al 7° posto in Spagna per numero di tifosi, è arrivata una volta seconda e quattro volte terza in Campionato, ha vinto sei coppe del Re, una Coppa delle fiere e nel 1994-95 una Coppa delle coppe.
Nelle statistiche negative spicca un 20-0 subito in casa dell'Atletico Bilbao nella stagione 1950-51; mi devo documentare meglio, ma questi risultati generalmente si hanno quando una squadra mette in campo le giovanili...
Cercando statistiche su questo argomento ho trovato solo, come risultato più "rotondo", il 12-1 inflitto al Barcellona dall'Atletico Bilbao, nel febbraio 1931.
Può darsi che la gara del 20-0 si riferisca alla seconda divisione.
Due parole su Saragozza, per dirla in italiano. E' una città che merita una sosta, a poco più di due ore di treno (veloce) da Valencia; qualche anno fa, l'avevo inserita in un programma di viaggio, che poi, per problemi di tempo, ho dovuto modificare. Mi sono rimaste in mente le immagini sugli opuscoli turistici della cattedrale del Pilar, maestosa costruzione con quattro campanili che da determinate angolazioni si specchia nelle acque dell'Ebro, che con i suoi 930 chilometri è il più lungo fiume della Spagna, secondo solo al Tago in tutta la penisola Iberica.
Tornando all'Huesca, speriamo possa salvarsi per mantenere almeno una rappresentante aragonese in Primera Liga.