Mi ricordo ogni minuto di quella giornata. Dalla pioggia, anche il cielo piangeva, alla faccia dei compagni di scuola (eravano in occupazione, quindi niente lezioni), quando uno portò la notizia... "è morto". Era genoano, ma non rideva. Nessuno rideva. Ricordo lo sguardo di mia madre, non certo una tipa da stadio, quando rientrai a casa. Diceva molto... come sia possibile che una persona possa lasciare cosi male tanta gente, è un mistero. Uno dei miei rimpianti più grandi, non essere andato al Suo funerale. "potevi andare"mi disse mia madre..... La scuola in quel momento contava meno.
..... Hai lasciato qualcosa di unico, e non parlo dei risultati sportivi. Perché io, lo ammetto, ho iniziato a seguire la samp dopo lo scudetto del 90. Mi sono perso il meglio sul campo. Tu hai lasciato qualcosa OLTRE il campo da gioco, OLTRE i risultati. Tu eri un papà per tutti, giocatori, tifosi, genovesi.
Una brutta perdita per il mondo sportivo, ma una ancor più brutta perdita per ogni persona. E manchi, cazzo se manchi.
Non sporchero' questo post con accuse o insulti a chi sappiamo, perché credo che non approveresti.
Oggi voglio solo pensare a quel tuo faccione sorridente, e come ogni anno, spero sempre che gli ultras, per una volta, solo in questo caso, facciano uno strappo alla regola, e ti rimettano in balaustra, al tuo posto, vicino a noi.
Perché inutile negarlo, per molti ragazzi, i più giovani, sarebbe importante conoscerti, e l'unico modo per farlo, come disse Lombardo quel giorno è "parlare di te ai nostri figli".
Ecco, io vorrei che mio figlio mi chiedesse "papà, chi è quell'omone che ride nella foto grossa?" indicando la gradinata sud.
E allora gli racconterò la favola più bella, quella di un uomo che ha saputo trasformare il calcio, un semplice sport da stupidi, in passione e insegnamento.
Grazie, ogni anno è bello, anche se fa male, ricordarti.
P. S. Scusate gli errori, mi tremano le mani.