Teatro
Inviato: 06/04/2020, 10:29
Scrivevo pochi minuti fa della mia idiosincrasia agli "idoli della folla".
La cosa è talmente radicata e storica...che anni fa ci scrissi un monologhino nell'ambito di uno spettacolo in onore di Giorgio Gaber.
Sarà per il cazzeggio forzato di questi giorni, sarà la lontananza, anch'essa forzata, dalla mia passione per il palco...e niente, ve lo regalo.
Spero vi piaccia
Sono nato il 4 gennaio 1973 e per i primi 10 anni della mia vita la sveglia della domenica, alle 7.30 in punto, è stato la voce di Fabrizio De Andrè (canta) “Andrea s’è perso…s’è perso…non sa tornare!”.
Sono nato il 4 gennaio 1973 e nelle prime 520 domeniche mattina della mia vita mio padre mi ha svegliato con una qualche cassetta di De Andrè…(canta) “sparagli Piero, sparagli ancora e dopo un colpo tu sparagli ancora”
Sono nato il 4 gennaio 1973 e, dopo il primo comprensibile odio repulsivo, ho imparato ad amare Fabrizio de Andrè, non per i testi o per le musiche…lo amavo piuttosto come uno di famiglia, come lo zio Alberto, ecco, solo che lo zio Alberto lo sentivo molto meno che 1 volta alla settimana.
Sono nato il 4 gennaio 1973 e ho ascoltato Fabrizio De Andrè in pratica ininterrottamente…fino all’ undici gennaio 1999. Dopo no, dopo Fabrizio è diventato Faber, amico forse fragile ma di sicuro amico di tutti, uno di famiglia, si, ma di tutte le famiglie italiane…e mi ha tradito! E allora, piuttosto che mettere su l’ennesimo “best of”, guarda, piuttosto io prendo il telefono e chiamo lo zio Alberto!
Sono nato il 4 gennaio 1973 e nel 1992 ero matricola a economia. Guidavo un 2 cavalli giallo, fumavo lucky strike e trovavo estremamente figo fare cose come…. come:
1) indossare il loden anni 70 di mio fratello
2) legarmi i capelli lunghi con l’elastico rosa della mia prima fidanzata
e
3) andare al cinema sfoggiando un’aria intellettuale per vedere film apparentemente neo realistici quali “il cielo è sempre più blu” di Antonello Grimaldi .
Usciti dal cinema la mia fidanzata mi dice “che buffa quella canzone, non l’avevo mai sentita”. Nemmeno io l’avevo mai sentita, ma a me non sembrava buffa: a me sembra sembrava Arte, pura e limpida.
Sono nato il 4 gennaio 1973 e nel 1992 ho avuto il mio incontro (postumo) con Rino Gaetano, che mi ha fatto capire per la prima volta nella mia vita che esistono forme di arte cantautoriale molto più belle del “semplicemente bello”
Nel 1992 ho iniziato ad amare Rino fiero di essere (allora) uno dei pochi, orgoglioso e superbo della mia diversità, pieno com’ero di (canta) “partono tutti incendiari e fieri e quando arrivano son tutti pompieri”.
Sono nato il 4 gennaio 1973 e ho amato Rino Gaetano con tutto me stesso…fino al 1 settembre 2008, giorno in cui, andando allo stadio, ho scoperto che Rino, il MIO Rino…era diventato la colonna sonora di un’INTERA tifoseria….la MIA tifoseria, fra l’altro….e allora…allora o mollavo seduta stante la squadra per la quale faccio il tifo…o mollavo Rino…: ho mollato Rino!
Sono nato il 4 gennaio 1973 e il 25 dicembre 2002, per Natale, ho ricevuto in regalo un cd di Giorgio Gaber.
Un cd di Giorgio Gaber!
Che roba strana…è stato come…una scoperta, si, ma….un folgorazione, anche, ma…un AMORE, ecco, un amore totale e a prima vista….l’amore totale e a prima vista più breve della storia! Che neanche una settimana dopo Giorgio Gaber se ne andava, e con lui anche il mio regalo di Natale!!
Il punto è che io…io non ci riesco…a me l’amore planetario mi inibisce! Io gestisco poco e male un rapporto a due, io non sono tagliato per l’ORGIA! Detesto la compagnia, va bene??
Si…si…bravi…si fa presto adesso…dopo il cofanetto di Natale…la monografia a Sfide su RaiDue e il concerto memorial su RaiTre…e no! Così non vale!
Dov’eravate? Dov’eravate, VOI, prima??
E così, stasera, anche io vorrei salutare Giorgio, si, ma lo vorrei fare a modo mio…
E allora, mi piacerebbe rubare le parole diversamente intonate a un artista che si autodefinisce “suo fratello”…un artista che, almeno lui, spero non debba aspettare di morire per vedere riconosciuto il proprio genio….Banda!…c’è “quello che canta onliù”!
La cosa è talmente radicata e storica...che anni fa ci scrissi un monologhino nell'ambito di uno spettacolo in onore di Giorgio Gaber.
Sarà per il cazzeggio forzato di questi giorni, sarà la lontananza, anch'essa forzata, dalla mia passione per il palco...e niente, ve lo regalo.
Spero vi piaccia
Sono nato il 4 gennaio 1973 e per i primi 10 anni della mia vita la sveglia della domenica, alle 7.30 in punto, è stato la voce di Fabrizio De Andrè (canta) “Andrea s’è perso…s’è perso…non sa tornare!”.
Sono nato il 4 gennaio 1973 e nelle prime 520 domeniche mattina della mia vita mio padre mi ha svegliato con una qualche cassetta di De Andrè…(canta) “sparagli Piero, sparagli ancora e dopo un colpo tu sparagli ancora”
Sono nato il 4 gennaio 1973 e, dopo il primo comprensibile odio repulsivo, ho imparato ad amare Fabrizio de Andrè, non per i testi o per le musiche…lo amavo piuttosto come uno di famiglia, come lo zio Alberto, ecco, solo che lo zio Alberto lo sentivo molto meno che 1 volta alla settimana.
Sono nato il 4 gennaio 1973 e ho ascoltato Fabrizio De Andrè in pratica ininterrottamente…fino all’ undici gennaio 1999. Dopo no, dopo Fabrizio è diventato Faber, amico forse fragile ma di sicuro amico di tutti, uno di famiglia, si, ma di tutte le famiglie italiane…e mi ha tradito! E allora, piuttosto che mettere su l’ennesimo “best of”, guarda, piuttosto io prendo il telefono e chiamo lo zio Alberto!
Sono nato il 4 gennaio 1973 e nel 1992 ero matricola a economia. Guidavo un 2 cavalli giallo, fumavo lucky strike e trovavo estremamente figo fare cose come…. come:
1) indossare il loden anni 70 di mio fratello
2) legarmi i capelli lunghi con l’elastico rosa della mia prima fidanzata
e
3) andare al cinema sfoggiando un’aria intellettuale per vedere film apparentemente neo realistici quali “il cielo è sempre più blu” di Antonello Grimaldi .
Usciti dal cinema la mia fidanzata mi dice “che buffa quella canzone, non l’avevo mai sentita”. Nemmeno io l’avevo mai sentita, ma a me non sembrava buffa: a me sembra sembrava Arte, pura e limpida.
Sono nato il 4 gennaio 1973 e nel 1992 ho avuto il mio incontro (postumo) con Rino Gaetano, che mi ha fatto capire per la prima volta nella mia vita che esistono forme di arte cantautoriale molto più belle del “semplicemente bello”
Nel 1992 ho iniziato ad amare Rino fiero di essere (allora) uno dei pochi, orgoglioso e superbo della mia diversità, pieno com’ero di (canta) “partono tutti incendiari e fieri e quando arrivano son tutti pompieri”.
Sono nato il 4 gennaio 1973 e ho amato Rino Gaetano con tutto me stesso…fino al 1 settembre 2008, giorno in cui, andando allo stadio, ho scoperto che Rino, il MIO Rino…era diventato la colonna sonora di un’INTERA tifoseria….la MIA tifoseria, fra l’altro….e allora…allora o mollavo seduta stante la squadra per la quale faccio il tifo…o mollavo Rino…: ho mollato Rino!
Sono nato il 4 gennaio 1973 e il 25 dicembre 2002, per Natale, ho ricevuto in regalo un cd di Giorgio Gaber.
Un cd di Giorgio Gaber!
Che roba strana…è stato come…una scoperta, si, ma….un folgorazione, anche, ma…un AMORE, ecco, un amore totale e a prima vista….l’amore totale e a prima vista più breve della storia! Che neanche una settimana dopo Giorgio Gaber se ne andava, e con lui anche il mio regalo di Natale!!
Il punto è che io…io non ci riesco…a me l’amore planetario mi inibisce! Io gestisco poco e male un rapporto a due, io non sono tagliato per l’ORGIA! Detesto la compagnia, va bene??
Si…si…bravi…si fa presto adesso…dopo il cofanetto di Natale…la monografia a Sfide su RaiDue e il concerto memorial su RaiTre…e no! Così non vale!
Dov’eravate? Dov’eravate, VOI, prima??
E così, stasera, anche io vorrei salutare Giorgio, si, ma lo vorrei fare a modo mio…
E allora, mi piacerebbe rubare le parole diversamente intonate a un artista che si autodefinisce “suo fratello”…un artista che, almeno lui, spero non debba aspettare di morire per vedere riconosciuto il proprio genio….Banda!…c’è “quello che canta onliù”!