Un'altra giornata difficile, un altra dimostrazione, se mai ce ne fosse bisogno, di quanto la TUA genova ti ama e ti rispetta.
E forse non sarà mai abbastanza, quel coro che si alza al cielo, e che personalmente da quando mi è arrivata la notizia non riesco a cantare a squarciagola come vorrei ( maledetto nodo in gola ), a me sembra sempre poco.
Troppo facile attaccarsi ai successi sul campo, alle rovesciate, a quegli anni meravigliosi. Il bello è venuto dopo. Perché è facile entrare nel cuore della gente quando arrivano coppe e trofei. Il difficile viene quando le strade si separano, e tu magari sollevi quella coppa che ci è sfuggita per un niente, in una triste notte londinese.... e la sollevi con un'altra maglia. Sfido un solo sampdoriano a negare che per un attimo non sia stato contento quel giorno, anche se la maglia non era la nostra.
Dettagli, perché tu sei andato oltre. Tu sei entrato nel cuore della gente, nell'anima, con quel tuo sorriso guascone, che sembrava prendere sempre in giro tutti.
Anche in quel periodo in cui si vociferava che volevi prenderti la Sampdoria, e nessuno ci credeva. Tu rispondevi a modo tuo, con quel sorriso che diceva tutto.
Il tempo ci ha tolto questo sogno dalle mani, e ci lascia una grande amarezza, per quello che poteva essere e non sarà. Ci lascia tanta tristezza, e, almeno a me, tanta tantissima rabbia.
Ora siamo qui, e cercheremo di fare quello che in fondo ci hai insegnato. Non mollare mai, anche quando il tempo scandisce i giorni che mancano alla fine. Lottare, e noi lotteremo, perché la NOSTRA Sampdoria sta morendo, e il tempo stringe.
Ecco, io non sono credente, ma se servisse una preghiera la dico,
Luca, da lassù, magari insieme a Paolo, a Vuja, a Borea, a Sinisa, a tutti gli altri, fate uno sforzo e aiutateci a uscire fuori da questo casino. Noi ci siamo, come sempre del resto, per sostenerla, per aiutarla se possibile. Magari i tuoi fratelli ci daranno una mano, chissà che il tuo sogno non sia anche il loro......
Ciao Luca.... ci vediamo ancora domani, sotto la Sud. Ci abbracciamo di nuovo, nella speranza di un futuro migliore, e meno triste.