La Roma, come ha detto Uber, è squadra che lascia giocare gli avversari, al contrario dell'Inter che, soprattutto nel primo tempo, ci ha bloccato anche mentalmente, con tanti uomini a centrocampo a chiudera gli spazi, impedendoci di impostare azioni offensive.
In entrambi i casi il tasso tecnico degli avversari era più rilevante, ma il gioco della Roma ha permesso ai nostri di ragionare e prendere in mano a tratti il pallino del gioco fin dall'inizio; mia moglie, romanista e sufficientamente esperta di calcio, era preoccupata perchè a suo parere giocavamo anche meglio di loro e, quando abbiamo segnato, ha sentenziato che solo in svantaggio i giallorossi avrebbero cominciato a giocare con più intensità. SIG!
Anche i cambi disponibili hanno dato una svolta all'incontro, perchè loro in panchina avevano diversi titolari di qualità.
Per quanto riguarda i goal subiti, al di là delle prodezze di Dzeko, tutta la difesa si è fatta sorprendere in un atteggiamento poco previdente e reattivo sui due lanci della Roma, e il loro centravanti ha avuto modo di sfruttare al meglio le occasioni.
L'atteggiameto del portiere è difficile da giudicare; il compito del n° 1 dovrebbe essere quello di leggere le azioni e di prepararsi ad intervenire anche in base alla presenza di compagni nel vivo dell' azione.
Al di là di come sono andate le cose in questa gara, ho l'impressione che Audero, in generale, non rischi l'uscita perchè non è il pezzo forte del suo repertorio, mentre fra i pali diventa abbastanza reattivo perchè è più sicuro di sè.
In serie A, anche fra i cosidetti emergenti, non vedo in fondo molti portieri che sappiano fare bene entrambe le cose; per prendere pochi goal bisogna avere una squadra di livello che curi anche la fase difensiva; in quel caso non serve essere dei fenomeni.