Non avevo ancora visto una partita del Lecce; forse la formazione giallorossa, scesa in campo nel primo tempo, era fatta innanzitutto per non prenderle, ma i ritmi impressi alla gara da entrambe le formazioni, e il pressing a distanza, quando c'è stato, piuttosto flebile, mi hanno fatto pensare alle regole di distanziamento fisico di cui si sta parlando, purtroppo per altri più seri motivi.
L'episodio più drammatico, se vogliamo definirlo così, potrebbe essere il calcio rifilato da Bonazzoli ad un avversario che aveva commesso un fallo, dopo il primo terzo di tempo.
La pausa "rinfrescante" non cambia i ritmi della gara, mentre la Spal va in vantaggio contro il Milan. Poco dopo la mezzora si può assistere ad una rovesciata di Bonazzoli e qualche minuto più tardi un difensore del Lecce decide che Yankto, al limite dell'area poteva essere un pericolo, aspetta che superi la linea di "confine" e lo stende implacabilmente.
Rocchi non ha dubbi; Ramirez calcia abbastanza forte e angolato, Gabriel respinge con bravura ma non può evitare uno strano effetto del pallone che lo beffa.
Per il pareggio del Lecce bisogna aspettare i primi minuti della ripresa, quando Thorsby, stende Saponara dopo avere colpito la sfera.
Qualche minuto più tardi Gabriel respinge un tiro del subentrato Gabbiadini e Yankto, da pochi passi non sfrutta la facile occasione.
Altro "cooling break" e poco dopo la ripresa del gioco arriva il nostro secondo rigore; Ramirez dal dischetto è buon "cecchino" e siamo di nuovo in vantaggio.
Poco dopo Augello, forse il migliore in campo, esce per Murru.
A questo punto le squadre accusano la fatica e la gara si trascina abbastanza stancamente fino al lunghissimo recupero; il gioco del Lecce si anima un po' e negli ultimi minuti batte, malamente, un paio di calci d'angolo. La buona sorte ci ha aiutato, ma abbiamo comunque meritato ai punti.
TRE punti che forse diventeranno preziosissimi.
